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Cena con Delitto per 2 persone a 49 Euro invece di 106 dalla Taberna storica Alabardieri!!

Cena con Delitto per 2 persone a 49 Euro invece di 106 dalla Taberna storica  Alabardieri!!
PREZZO: 106,00 €
VALORE: 106,00 €  SCONTO: 0%
Minimo raggiunto! Offerta Attiva!
Vendute 30 offerte

LOCALITÀ e CONDIZIONI
Vico Vegetti, 19r Genova 16100

Il Partner: Taberna Storica Alabardieri

Visita il Sito www.alabardieri.com

 

In Sintesi:

 

  • Cena con Delitto x 2 persone:
  • Antipasto con cuculli e strisciette
  • 1 focaccetta al forno a scelta tra:
  • crescenza e pesto/crescenza, salame e patate/cipolle e pancetta
  • Grigliata mista di carne
  • Dolce della casa
  • Bevande a scelta tra vino, birra o sidro
  • Acqua, caffé e coperto inclusi
  • Verranno forniti i vestiti medioevali per calarsi nei ruoli
  • Il tuo scopo sarà quello di scovare: arma del delitto, luogo del delitto e l'assassino!

 

Condizioni:

  • Coupon valido il 23 Maggio o il 30 Maggio a cena.
  • Disponibilità Max 15 coupon a serata
  • La serata inizia alle ore 20, servono 30/40 minuti circa per indossare gli abiti
  • La cena inizia alle 21
  • Prenotazione obbligatoria al 340 8541143 oppure al 346 3576067
  • Alla prenotazione comunica di possedere il Coupon

 
DETTAGLI

Cena con Delitto per 2 persone a 49 Euro invece di 106 dalla Taberna storica  Alabardieri!!

 La Taberna Storica di Vico Alabardieri è ubicata in una delle più antiche zone di Genova; si presume infatti che Vico Vegetti e l’adiacente Salita Mascherona facessero parte, nell’antichità, di una delle vie di accesso all’insediamento preromano sulla collina detta di Castello (adiacente a Stradone S. Agostino): evento testimoniato da diversi ritrovamenti archeologici che hanno rivelato la presenza dal VI° al II° secolo a. C. di abitazioni costituite da capanne protette da poderose mura. Successivamente al II° secolo a. C. l’abitato si sposta a valle, favorendo lo sviluppo di una fiorente città portuale legata a Roma Imperiale da legami socio-economici e politici. 

La zona ha vissuto la sua massima espansione urbanistica durante le prime fasi del medioevo, secoli IX° - X° circa, grazie all’adiacenza della residenza fortificata del vescovo presso l’attuale zona occupata dalla Facoltà di Architettura; probabilmente le prime fasi di vita della Taberna hanno luogo in questo affascinante e poco noto periodo. Successivamente con il modificarsi dell’assetto urbanistico della città, la zona da area di residenza privilegiata e sede di importanti traffici economici, si trasforma in zona di residenza popolare e centro di attività artigianali e consorziali.
I muri della Taberna trasmettono questa storia: durante i lavori è stata posta la massima attenzione nel far rivivere lontani echi del passato, tralasciando economiche e veloci demolizioni, preferendo lunghi e difficili restauri e consolidamenti.
Il vano d’ingresso è caratterizzato da elementi lapidei in calcare marnoso di media pezzatura, che fanno datare l’opera al XV° secolo; la zona di provenienza è incerta ma su alcuni di questi elementi squadrati troviamo incisa una "B" maiuscola, a significare, quasi certamente, la cava o l’impresa di cavatori.
Sul lato sinistro della soglia è stata posta parte di una portale quattrocentesco in ardesia su cui è inciso un piccolo cavallo; alla destra un interessante iscrizione marmorea medioevale.

Le grate del portone di entrata sono ricavate dal recupero dei ferri che chiudevano due bocche di lupo presenti nei vani interni.
L’ingresso secondario su Vico Alabardieri era, almeno durante le ultime fasi di utilizzo dei locali come forno, più basso dell’attuale, testimoniando una diversa conformazione della viabilità; si trova la tipica struttura di ingresso per bottega, ovvero con porta e apertura con bancone per la vendita dei pani; la sistemazione attuale vuole sottolineare questa identità.
Parte della pavimentazione del primo vano è da attribuirsi per tipologia al secolo XIX°, mentre il piano di calpestio del vano con il forno camino è stato ottenuto dal recupero della vecchia pavimentazione sicuramente antecedente al secolo XVII°.
Le porte e le strutture accessorie sono interamente ricavate da elementi ritrovati all’interno, al fine di mantenere intatta la filologia stessa dei vani e non variare l’integrità del paesaggio storico restaurato.
L’illuminazione negli intenti avverrà anche attraverso luci naturali, consentendo all’avventore di rivivere atmosfere di altre epoche sentendosi parte integrante del locale.
Afferente ad una delle ultime fasi di vita è il primo vano dedicato ai tavoli per amici e clienti: si tratta di un ex alloggiamento per botti da vino, ripreso con tonalità minio rosso e completato con tavoli; il bancone del bar è ricavato da una struttura in metallo portante sui cui sono posti antichi gocciolatoi stradali in elementi lapidei di granito. Completano il paesaggio interno le suggestive cisterne e i due vani adibiti ai clienti. Da notarsi nell'ultimo e più piccolo vano (interamente in pietra e mattoni) recuperati frammenti marmorei di periodo medioevale e postmedioevale oltre a visibili tracce di una massiccia scala in pietra e ardesia un tempo comunicante direttamente con l'esterno Vico degli Alabardieri. Ai muri simboli delle Compagne Genovesi e lievi pitture richiamano scene di vita del locale nelle varie epoche.

L’inizio della lunga storia del Locale è da porsi a cavallo tra la fine del secolo XV° e l’inizio del secolo XVI°, con l’instaurazione di una compagnia di alabardieri. Tale periodo è testimoniato dal ritrovamento di molti ferri di cavallo e chiodi da maniscalco durante la pulizia delle cisterne, nonché dalle fonti storiche di archivio. In seguito l'insediamento di un monastero fa di queste mura probabili spazi di cucine e refettorio.
Successivamente la zona di Vico Vegetti viene trasformata in un area artigianale e produttiva e si ha notizia fin dal secolo XVIII° di un forno sito nelle attuali strutture della Taberna, che continuerà la sua attività con diverse interruzioni fino alla metà degli anni ’70 del secolo XX°.
L’attività di panificazione avvenne esattamente dove ancora oggi è sito il camino-forno (curioso, al proposito, il ritrovamento di una grossa pinza "cuocibiscotti" cinquecentesca).
Chiude la nostra lunga storia la cantina per mescita di vini. Segue un successivo periodo di semi abbandono delle stanze fino al 10 Ottobre 1999, giorno in cui l'unità venne acquistata dagli attuali proprietari e titolari della Taberna. Seguirono altri tre anni di meticoloso restauro fino ad arrivare alla memorabile inaugurazione dell'attuale Taberna Storica che avvenne il giorno 5 Dicembre 2003...




 


Disponibilità: Esaurito

106,00 €

Introduzione Veloce

Tuffati nella storia e vieni a conoscere, a braccetto con LiveYourTown, uno dei locali più belli e caratteristici del centro storico, un locale unico dalle mille risorse che sprigiona storia, tradizioni millenarie e tanta tanta allegria! Ti portiamo dalla Taberna Storica Alabardieri, in vico Vegetti, per partecipare ad  una indimenticabile Cena con Delitto x 2 persone a 49 Euro anziché 106, nella quale il vero protagonista sarai tu!! Ti verranno forniti vestiti medioevali e tra una portata di antipasti di cuculli, strisciette e focaccette al forno, una succulenta grigliata mista, vino, birra o sidro, dolce della casa e caffé,  preparati a diventare parte attiva e integrante della storia  risolvendo enigmi, interrogando gli indiziati e prendendo parte alle indagini e alle ricerche sul campo! ...E allora, individua il movente, l'arma del delitto ed infine arresta il colpevole prima che possa commettere ancora orrendi misfatti! Affrettati... l'offerta è limitata a 30 coupon...potrai scegliere tra 2 sere, il 23 Maggio e il 30 Maggio per un totale max di 15 coupon a serata.

 

 

 


Cena con Delitto per 2 persone a 49 Euro invece di 106 dalla Taberna storica  Alabardieri!!


 La Taberna Storica di Vico Alabardieri è ubicata in una delle più antiche zone di Genova; si presume infatti che Vico Vegetti e l’adiacente Salita Mascherona facessero parte, nell’antichità, di una delle vie di accesso all’insediamento preromano sulla collina detta di Castello (adiacente a Stradone S. Agostino): evento testimoniato da diversi ritrovamenti archeologici che hanno rivelato la presenza dal VI° al II° secolo a. C. di abitazioni costituite da capanne protette da poderose mura. Successivamente al II° secolo a. C. l’abitato si sposta a valle, favorendo lo sviluppo di una fiorente città portuale legata a Roma Imperiale da legami socio-economici e politici. 


La zona ha vissuto la sua massima espansione urbanistica durante le prime fasi del medioevo, secoli IX° - X° circa, grazie all’adiacenza della residenza fortificata del vescovo presso l’attuale zona occupata dalla Facoltà di Architettura; probabilmente le prime fasi di vita della Taberna hanno luogo in questo affascinante e poco noto periodo. Successivamente con il modificarsi dell’assetto urbanistico della città, la zona da area di residenza privilegiata e sede di importanti traffici economici, si trasforma in zona di residenza popolare e centro di attività artigianali e consorziali.
I muri della Taberna trasmettono questa storia: durante i lavori è stata posta la massima attenzione nel far rivivere lontani echi del passato, tralasciando economiche e veloci demolizioni, preferendo lunghi e difficili restauri e consolidamenti.
Il vano d’ingresso è caratterizzato da elementi lapidei in calcare marnoso di media pezzatura, che fanno datare l’opera al XV° secolo; la zona di provenienza è incerta ma su alcuni di questi elementi squadrati troviamo incisa una "B" maiuscola, a significare, quasi certamente, la cava o l’impresa di cavatori.
Sul lato sinistro della soglia è stata posta parte di una portale quattrocentesco in ardesia su cui è inciso un piccolo cavallo; alla destra un interessante iscrizione marmorea medioevale.



Le grate del portone di entrata sono ricavate dal recupero dei ferri che chiudevano due bocche di lupo presenti nei vani interni.
L’ingresso secondario su Vico Alabardieri era, almeno durante le ultime fasi di utilizzo dei locali come forno, più basso dell’attuale, testimoniando una diversa conformazione della viabilità; si trova la tipica struttura di ingresso per bottega, ovvero con porta e apertura con bancone per la vendita dei pani; la sistemazione attuale vuole sottolineare questa identità.
Parte della pavimentazione del primo vano è da attribuirsi per tipologia al secolo XIX°, mentre il piano di calpestio del vano con il forno camino è stato ottenuto dal recupero della vecchia pavimentazione sicuramente antecedente al secolo XVII°.
Le porte e le strutture accessorie sono interamente ricavate da elementi ritrovati all’interno, al fine di mantenere intatta la filologia stessa dei vani e non variare l’integrità del paesaggio storico restaurato.
L’illuminazione negli intenti avverrà anche attraverso luci naturali, consentendo all’avventore di rivivere atmosfere di altre epoche sentendosi parte integrante del locale.
Afferente ad una delle ultime fasi di vita è il primo vano dedicato ai tavoli per amici e clienti: si tratta di un ex alloggiamento per botti da vino, ripreso con tonalità minio rosso e completato con tavoli; il bancone del bar è ricavato da una struttura in metallo portante sui cui sono posti antichi gocciolatoi stradali in elementi lapidei di granito. Completano il paesaggio interno le suggestive cisterne e i due vani adibiti ai clienti. Da notarsi nell'ultimo e più piccolo vano (interamente in pietra e mattoni) recuperati frammenti marmorei di periodo medioevale e postmedioevale oltre a visibili tracce di una massiccia scala in pietra e ardesia un tempo comunicante direttamente con l'esterno Vico degli Alabardieri. Ai muri simboli delle Compagne Genovesi e lievi pitture richiamano scene di vita del locale nelle varie epoche.


L’inizio della lunga storia del Locale è da porsi a cavallo tra la fine del secolo XV° e l’inizio del secolo XVI°, con l’instaurazione di una compagnia di alabardieri. Tale periodo è testimoniato dal ritrovamento di molti ferri di cavallo e chiodi da maniscalco durante la pulizia delle cisterne, nonché dalle fonti storiche di archivio. In seguito l'insediamento di un monastero fa di queste mura probabili spazi di cucine e refettorio.
Successivamente la zona di Vico Vegetti viene trasformata in un area artigianale e produttiva e si ha notizia fin dal secolo XVIII° di un forno sito nelle attuali strutture della Taberna, che continuerà la sua attività con diverse interruzioni fino alla metà degli anni ’70 del secolo XX°.
L’attività di panificazione avvenne esattamente dove ancora oggi è sito il camino-forno (curioso, al proposito, il ritrovamento di una grossa pinza "cuocibiscotti" cinquecentesca).
Chiude la nostra lunga storia la cantina per mescita di vini. Segue un successivo periodo di semi abbandono delle stanze fino al 10 Ottobre 1999, giorno in cui l'unità venne acquistata dagli attuali proprietari e titolari della Taberna. Seguirono altri tre anni di meticoloso restauro fino ad arrivare alla memorabile inaugurazione dell'attuale Taberna Storica che avvenne il giorno 5 Dicembre 2003...






 

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